Famiglia

L’etica non fa titolo. Giornali alla sbarra

Vita ha monitorato sei mesi di informazione finanziaria. E alle voci etica e responsabilità sociale ha trovato poca attenzione, anche se crescente. Con un’eccezione. Eccola

di Francesco Maggio

Come i giornali italiani affrontano i temi della finanza etica e della responsabilità sociale d?impresa? Quanto spazio vi dedicano? Con quanta sistematicità? E con che taglio (intervista, commenti, inchiesta ecc.)? Dopo due anni trascorsi ad approfondire i temi del socially responsible investing, per una volta abbiamo voluto guardare in casa d?altri. In occasione dei primi due anni di E&F ci siamo messi a indagare su come i primi sei settimanali economici italiani (vedi box) hanno provato a dare una ?risposta? ai suddetti quesiti.
Un?inchiesta, condotta da gennaio a maggio 2003, circoscritta ai due soli temi della finanza etica e della corporate social responsability, che viene presentata lunedì 23 giugno a Milano, presso la Fondazione Ambrosianeum nel corso del convegno L?etica in pagina. Una ricerca, diciamolo subito, che abbiamo realizzato non per ergerci a giudici di eticità (ci mancherebbe!) ma per curiosità e per contribuire ad alimentare un dibattito, in proposito, forse ancora un po? troppo asfittico.
Ecco, in sintesi, i principali risultati. Decisamente compositi. Da cui emerge, innanzitutto, che la corporate social responsability ?batte? la finanza etica per 4 a 2. Ossia, che 4 testate su 6 dedicano, nel complesso, più spazio ai temi della responsabilità sociale d?impresa che non alla finanza etica. E poi, che c?è un netto vincitore, per quanto riguarda il numero di articoli: Affari & Finanza, inserto settimanale di Repubblica, con 23, praticamente uno in media a settimana. Prevalgono nettamente i pezzi dedicati alla corporate social responsability, ben 15 contro gli 8 incentrati sulla finanza etica, ma va sottolineato che 19 sono pezzi di spalla o di taglio basso e solo 4 di apertura. Va sottolineato, ancora, che gli inserti dei quotidiani godono di una posizione di privilegio, in quanto tutta l?informazione economica e finanziaria è già affidata alle pagine del dorso principale, e quindi hanno più spazio per affrontare tematiche collaterali.

I numeri e la qualità
Anche il giudizio complessivo sugli articoli, in più della metà dei casi, ci è parso approssimativo (9) o incompleto (3), a fronte di 11 a nostro avviso esaurienti, mentre per quanto riguarda la lunghezza, più della metà sono medi (12) e 9 brevi. Segue, per numero di articoli (10), Milano Finanza, anch?esso propenso a trattare più argomenti di csr (6) che di finanza etica (4). Le aperture (4) superano sia i pezzi di spalla (3) che di taglio basso (3), ma si tratta prevalentemente di notizie (8) piuttosto che di servizi o inchieste (2). Insomma, il socially responsible viene abbastanza coperto (marzo, per esempio, è del tutto a digiuno di news di Sri), ma la metà ?riscuote? un giudizio non esauriente (4 incompleto e 1 approssimativo).
Anche Il Mondo, con 9 articoli, dedica più attenzione alla csr (6) che non alla finanza etica. Si tratta per tre quarti di notizie (6), prevalentemente brevi (5), ma con una posizione in pagina soprattutto di apertura (5) il cui giudizio complessivo solo in 4 casi è esauriente.
Diverso il discorso per quanto riguarda il Corriere Economia, anch?esso fermo a 9 articoli, di cui appena uno sulla finanza etica. Ma qui non ci sono articoli di taglio basso, più della metà sono aperture, 4 commenti, 3 interviste e un?inchiesta. Come a dire che il supplemento del lunedì del Corriere della sera, è vero che ha un approccio ancora ?a macchia di leopardo? ai ?nostri? argomenti, ma quando decide di affrontarli lo fa con tutti gli approfondimenti del caso, anche con editoriali (come nel caso del ?vincitore? della sezione csr). Inoltre, per le ragioni spiegate in questa pagina, l?esigenza di limitare il campo d?indagine ha portato ad escludere diversi servizi che lambiscono significativamente la finanza etica: per esempio, quelli concernenti gli scandali finanziari americani o l?insider trading.
Un denominatore, questo, che accomuna anche Plus (efficace, per esempio, l?inchiesta del 4 gennaio su quanto sono costate le bancarotte americane, che però abbiamo dovuto escludere), dove invece, la finanza ?batte? 6 a 1 la csr. Dei sette articoli del supplemento de Il Sole 24 Ore, 5 sono di apertura (e altrettanti sono servizi o inchieste), nessuno breve (5 medi e 2 lunghi) e il giudizio è per tutti esauriente.
Infine Borsa & Finanza, ultimo per numero di articoli: appena 5 (di cui 4 sulla finanza e uno sulla csr), tutti esaurienti, 4 medi e 1 lungo, posizionati prevalentemente in apertura (2) e spalla (2). Ma nel caso del settimanale diretto da Ugo Bertone è necessario sottolineare che il 5 aprile ha realizzato un inserto di 12 pagine interamente dedicato al socially responsible investing con ampi servizi di respiro nazionale e internazionale. Un inizio, visto che questo tipo di inserto si trasformerà in un?iniziativa trimestrale.
Insomma, l??etica in pagina? appare, tutto sommato, ancora poco. Senza dubbio cresce l?interesse per la tematica, viste le molteplici implicazioni che essa ha (e sempre più avrà) nella vita socio economica del Paese. I menabò dei giornali cominciano a riempirsi di servizi e inchieste che ruotano attorno alla parolina magica. Manca, tuttavia, una certa continuità. Chissà che questa nostra inchiesta non contribuisca a promuoverla?.
inchiesta a cura
di Francesco Maggio e Ida Cappiello

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